Le Valli di Comacchio rappresentano un ecosistema estremamente ricco di nutrimento, accolgono per questo una grande varietà di uccelli (oltre 300 specie).
Il territorio è un museo all’aria aperta, i vasti bacini di acqua salmastra e poco profonda, intervallati da strisce di terra ricoperte di vegetazione alofita, costituiscono un richiamo per i fenicotteri, il gabbiano corallino, la sterna comune, che qui nidificano.
Si possono, inoltre osservare i “Casoni di Valle” Serilla, Coccalino e Pegoraro riportati all’antico impianto originale. Qui si potrà venire a contatto con i metodi di pesca, le antiche tradizioni, gli usi e i costumi delle genti di Comacchio, da secoli indissolubilmente legati a questi ambienti e all’attività produttiva che da sempre ha sostenuto l’intera popolazione.
La Salina, che conserva un impianto realizzato in epoca napoleonica, resta a testimonianza del ruolo rivestito da Comacchio nella produzione del sale, pur con alterne fortune, sin dall’antichità.
È formata da canali, dossi, specchi d'acqua e bacini per l’accumulo delle acque marine, l’evaporazione e la cristallizzazione del sale: in questo ambiente estremo, per l’alta concentrazione di sale, particolarissima è la vegetazione e ricchissima è la presenza di avifauna acquatica. Oltre ad essere un’importantissima area di sosta per le specie migratrici, la ricchezza e la tranquillità dell’ambiente rendono la salina un importante sito per la nidificazione di molte specie, tra cui il fenicottero che ha scelto questo splendido luogo come sede di una numerosa colonia, una delle poche in Europa.
